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Sapevate che...
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Dentro il caffè
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Dove si trova la caffeina?
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La caffeina si trova in molte delle più comuni bevande consumate in tutto il mondo. Ecco le quantità medie:
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contenuto medio in Caffeina
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Moka (una tazzina da 50 ml)
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80 mg
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Espresso (una tazzina da 30 ml)
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40 mg
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Filtrato alla Americana (una tazza da 150 ml)
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115 mg
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Caffè Istantaneo (tazza da 150 ml)
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65 mg
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Decaffeinato (una tazza da circa 150 ml)
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3 mg
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Tè classico (una tazza da 150 ml)
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40 mg
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Té freddo (240 ml)
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45 mg
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Bibite tipo Cola (una lattina da 330 ml)
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46 mg
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Cioccolata (una tazza da 150 ml)
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2-20 mg
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Bevanda Latte e cioccolato (240 ml)
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5 mg
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Cioccolato al latte (30 g)
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6 mg
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Cioccolato fondente semi-dolce (30g)
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20 mg
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Torta al cioccolato (30 g)
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26 mg
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Fonte: CoSIC (Coffee Science Information Centre)
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Chi sono i grandi bevitori di caffè
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Fonte: International Coffee Organization
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Consumi di caffè nel mondo
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kg procapite anno 2000
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Finlandia
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9.88
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Norvegia
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8.85
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Danimarca
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8.58
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Svezia
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8.07
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Svizzera
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6.74
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Germania
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6.73
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Austria
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6.73
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Olanda
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6.50
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Italia
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6.20
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Francia
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5.39
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Spagna
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4.52
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Portogallo
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4.45
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Grecia
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4.36
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U.S.A.
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4.07
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Belgio/Lussemburgo
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3.40
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Giappone
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3.17
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Regno Unito
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2.38
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Irlanda
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1.31
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Fiji
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0.15
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In Italia come si dividono i consumatori di caffè?
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Fonte: Comitato Promozione Caffè
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Il 65% del caffè italiano viene bevuto in casa, il resto fuori. Del caffè consumato in casa, il 93% è dato dal tradizionale (caffè "normale, regular") confezionato, il 5% è rappresentato dal caffè decaffeinato, sempre confezionato, il 2% dal caffè solubile.
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Riconoscere la qualità
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I chicchi di caffè sono molto elastici, quindi per riconoscere la loro bontà se ne deve buttare uno per terra: se rimbalza, significa che il caffè è buono. Per riconoscere, invece, la buona qualità del caffè in polvere, bisogna metterne un cucchiaino in un bicchiere di acqua: se il caffè è buono la polvere dovrebbe rimanere a galla.
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I vantaggi della tazzina
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All’inizio e per molti secoli era diffusa la convinzione che il caffè fosse solo un alimento eccitante e corroborante; i beduini pensavano addirittura che combattesse la sete, tant’è che schiacciando e impastando le bacche di caffè con del grasso, ottenevano dei pani da consumare durante i viaggi nel deserto e prima della battaglie. Possiamo così sintetizzare i vantaggi che una tazzina di caffè può offrire durante la giornata: La mattina agisce soprattutto sui reni, i cui vasi sanguigni si dilatano. Viene così facilitata la formazione dell'urina e, quindi, l'eliminazione delle sostanze di rifiuto dell'organismo Dopo pranzo è utile soprattutto per gli organi della digestione, facilitando la loro attività e quindi la digestione stessa Il pomeriggio contrasta la fase discendente del ciclo sonno-veglia, il che è utile soprattutto quando si svolge attività fisica o sportiva La sera, soprattutto se si ha l'abitudine di lavorare anche dopo cena, agisce sui centri celebrali, attivando la fantasia, l'immaginazione, l'associazione di idee
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Qualche chicca da raccontare
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Caffè: la bevanda del Diavolo” Al suo primo apparire in Italia il caffè trovò molti osteggiatori. La Chiesa combattè soprattutto l’uso di andare alle “botteghe del caffè” perché vissute come luogo di perdizione. Si tentò di proibire l’abitudine, ma l’allora Pontefice Clemente VII volle provare la “Bevanda del Diavolo” prima di condannarla. Gli piacque così tanto che impartì una immediata benedizione battezzandola “ Bevanda Cristiana
Pena di morte a base di caffè….se tutte le condanne fossero così…! Si racconta che Re Gustavo III di Svezia condannò a morte due ladri. La sentenza doveva essere impartita mediante “somministrazione di caffè”. Non essendo morti, la sentenza venne ripetuta per ben quattro volte sui due ladri. Volete saperlo? I due “fortunati” ladri vissero fino a 83 anni!
Caffè e Islam Il caffè trovò un posto d’onore nella cultura islamica, poiché nei paesi arabi erano (e tuttora lo sono) banditi l’alcol e ogni sostanza che inebriava. Il caffè, venne associato ad uno stato di lucidità mentale, al punto che il suo consumo fu addirittura spropositato e senza controindicazione alcuna. Qui, infatti, sorsero i primi locali pubblici dove si consumava caffè. Nei primi anni del Cinquecento, tuttavia, il governatore della Mecca, nella convinzione che il caffè "portava il popolo alla ribellione", tentò di impedirne il consumo. La popolazione reagì con tale energia che il divieto fu immediatamente abrogato
Una giusta causa In passato, in Turchia, paese notoriamente poco femminista, se l’ uomo proibiva alla moglie di bere caffè, questa poteva chiedere la separazione per ‘giusta causa’; comunque il problema non si poneva, perché erano proprio gli uomini a incentivare il consumo di caffè da parte delle donne, nella convinzione che questo le favoriva durante il parto.
Il caffè “sospeso” A Napoli c’era in passato un’usanza molto curiosa: quella del “caffè sospeso”. Chi era meno abbiente poteva trovare al bar un caffè in omaggio pagato da un’altra persona, che lo lasciava appunto in sospeso per chi volesse consumarlo. In disuso da qualche anno, sembra che l’usanza, a Napoli, voglia riproporsi così da proseguire questa opera di “solidarietà”, ed è stata accolta anche da Firenze da una decina di bar anche famosi.
De Filippo e il caffè In un suo racconto il grande Eduardo De Filippo descrive l’utilizzo dell’"abbrustulaturo" e dell’atmosfera che intorno a questo si creava. De Filippo narra che le famiglie meno abbienti abbrustolivano per conto loro il caffè, poiché comprarlo crudo costava meno. In tante strade e nei vicoli di Napoli, durante il processo di tostatura, si sprigionava dai balconi un aroma delizioso, penetrante, irresistibile di caffè. L’"abbrustulaturo" era un cilindro lungo dai 30 ai 60 centimetri, appoggiato, per mezzo di un perno posto ad una delle due estremità, ad una scatola in metallo, alla base della quale vi era una griglia per accendere la brace. All’interno del cilindro andavano inseriti i chicchi crudi di caffè e, continuando a girare la manovella posta all’altra estremità del cilindro, li si facevano rovesciare sempre su se stessi finché non diventavano color "manto di monaco".
Come si beve il caffè? Si dice che il caffè vada bevuto "imprecando", cioè bollente.
Di chi fu l’idea della bevanda? Furono gli arabi per primi (intorno all’anno 1000 d.C.), ebbero l’ idea di rendere in polvere il caffè (dopo averlo tostato) e di aggiungervi dell’acqua calda per ottenere la bevanda che oggi conosciamo.
Caffè sotto il segno dell’amicizia Il caffè alla valdostana è segno di amicizia, di solidarietà, di alleanza. Esso, infatti, viene bevuto in compagnia per mezzo della ‘coppa dell’amicizia’, cioè la classica grolla, un recipiente in legno a più beccucci da dove fuoriesce il caffè caldo e alcolico, preparato con un po’ di grappa, un liquore un po’ aromatizzante, molto zucchero e una scorza di limone.
Un po’ di sale nel caffè Quando si prepara il caffè, per esaltarne il gusto, si deve mettere nell’acqua della caffettiera un granello di sale.
Caffè da buongustai I buongustai consigliano di macinare ogni volta la quantità di caffè che serve, per mantenere il massimo dell’aroma; e se si vuole un gusto veramente particolare si può macinare una mandorla insieme al caffè.
Il caffè come il vino? Il caffè ha bisogno di almeno 2 ore di aerazione per adeguarsi alle condizioni ambientali, quindi, in condizioni di lavoro tipiche dei bar, le confezioni di caffè dovrebbero essere aperte almeno 2 ore prima del loro utilizzo.
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I tanti modi per dire...andiamo al “caffè”!
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Francese: café; Spagnolo: cafe; Italiano: caffè; Portoghese: cafè; Rumeno: cafenea; Tedesco: café; Olandese: cafè; Inglese: café o coffee shop; Svedese: kafè; Danese: kafè; Norvegese: kafè; Polacco: kawiarnia; Sloveno: kavarna; Serbo Croato: kafana; Ungherese: kavehaz; Finlandese: kahvila; Turco: hahve; Indonesiano: kedai copi; Russo: kafiè; Greco: kafenìon; Arabo: qahwa; Ebraico: bait hahva; Yiddish: kavehois; Giapponese: kafee; Swahili: mkaawa; Persiano: ghahve; Hindi: kaafii Bengalese: kophi; Cingalese: kopi; Tamil: kaapi; Birmano: gra-pi; Thai: gahfaa; Lao: gahfeh; Cambogiano: gafè; Vietnamita: cà-phe; Cinese: kafei; Cantonese: gafe; Coreano: kopi; Malese: kopi; Tagalog (telugu): kapè.
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Dal seme alla tazzina
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Approfondire su Internet
www.coffeescience.org
www.cosic.org
www.positivelycoffee.com
www.ico.org
www.koffeekorner.com
www.decoffea.it
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Per saperne di più
S. Garattini – Editor: Caffeine, Coffee and Health Monographs of the Mario Negri Institute for Pharmacological Research
B. S. Gupta & U.Gupta: Caffeine and Behavior - Current Views and Research Trends
G. Derby: Coffee and Health
M.N. Clifford, K.C. Willson: Coffee, Botany, Biochemistry and Production of Beans
Clarke and Macrae Vol. 1, Coffee Chemistry Vol. 2, Coffee Technology Vol. 3, Coffee Physiology Vol. 4, Coffee Agronomy Vol. 5, Related Beverages Vol. 6, Commercial and Techno- Legal Aspects
A. Bazzi, A. D’Amicis: Caffè, Caffeina & Salute
Gene A Spiller: Caffeine
Ian Bersten: Coffee, Sex & Health
Bennet Weinberg & Bonnie Bealer: The World of Caffeine - The Science and Culture of the Worlds Most Popular Drug
R. J. Clarke & O G Vitzhum: Coffee - Recent Development
Ivon Flament: Coffee Flavour Chemistry
Bennet A. Weinberg & Bonnie K Bealer: Caffeina
Fo.S.A.N.: De Coffea News – Gruppo di Studio sul Caffè. Collezione Notiziario 1991-2002
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